Versanti Ep. 3 – Rilievi

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In questo episodio affrontiamo il rapporto tridimensionale tra il vino e la forma terrestre. Un rapporto che va indagato in ogni ribellione alla bidimensionalità da parte della superficie terrestre che fratturandosi, innalzandosi o sprofondando, modella i paesaggi e ne definisce il rilievo. In questo volume racconteremo di territori in cui la vite non solo si adatta a tali rilievi, ma li interpreta, traendone il senso della propria identità e, spesso, della propria esistenza.
Come negli episodi precedenti, oltre agli argomenti strettamente legati al tema di copertina, il nostro sguardo si estende alla componente umana: il rilievo di un territorio non si limita, infatti, a definirne l’aspetto morfologico, ma influisce inevitabilmente anche sulla vita delle popolazioni che lo presidiano. Citando l’articolo in apertura di questo episodio: “I rilievi sono fattori determinanti del modo in cui l’uomo plasma il suo rapporto con lo spazio e lo rende territorio”.
Apre il volume la consueta intervista all’artista illustratore della copertina, seguita da un approfondimento sul significato del termine “rilievo”, che ne lega l’accezione geografica a quella viticola.
La parola “rilievo” richiama immediatamente scenari montani, là dove la proiezione del territorio si fa verticale, impossibile da ignorare. La montagna è protagonista di questo episodio di Versanti: il Vallese, la Calabria, il Vesuvio, Mamoiada, la Valle d’Aosta, le cime andaluse e quelle veronesi. Anche sconfinando, come ci piace fare, dal contesto enoico, raccontiamo territori montani dal punto di vista della ristorazione, della liquoristica, della ricerca di materie prime, degli alpinisti alle prese con rilievi inesplorati. In un articolo di questo episodio ci chiediamo anche quando una montagna possa fregiarsi di tale nome. Ma, rilievo, non è sinonimo di montagna. Abbiamo scelto, infatti, di affrontare il tema del rilievo anche nella sua accezione più ampia, approfondendo il significato di altitudine nelle denominazioni francesi, esplorando rilievi “orizzontali”, come il fiume Mosella, e altri artificiali, creati dall’uomo, come nel caso dei canali di Rio Negro, in Patagonia.
Ma non solo. Il rilievo può anche non riferirsi alla sfera della tangibilità e assumere un significato astratto: in questo episodio affrontiamo il tema della tridimensionalità anche nella sua estrapolazione dal contesto fisico e geografico, per proiettarlo in un calice di vino.
19 articoli e 112 pagine, impreziosite dalle opere di diversi artisti illustratori e fotografi.