La storia di Dario Farina, un uomo di cui tutti conosciamo il lavoro, ma di cui nessuno conosce il nome. Un autore che nel 1979 scrisse un album impegnando tutto il proprio talento e fece fiasco (neanche mille copie) e che due anni dopo scrisse in quindici minuti una canzone che vendette otto milioni di copie: “Sarà perché ti amo”. Seguirono altri successi: “Felicità”, “Mamma Maria”, “Se m’innamoro” (prima classificata a Sanremo), “Ci sarà” (prima classificata a Sanremo), “Odissea veneziana” del Rondò Veneziano (disco d’oro e di platino), La luna che non c’era di Andrea Bocelli e altri ancora, per un totale approssimativo di quaranta milioni di dischi. Roberto Farina, che da anni scrive di figure significative ma dimenticate o marginali della nostra cultura (Andrea Pazienza, Onorina Brambilla Pesce, Giandante X, Flavio Costantini) questa volta resta in famiglia e racconta l’avventura umana e professionale di suo zio Dario. Attraverso una ricerca condotta su interviste ai protagonisti dell’epoca, stende una biografia intima e anomala, che somiglia a un romanzo, a un pamphlet e a una lettera d’amore. Si comincia da un albergo di Monaco, dove con quattro accordi Dario Farina trova il successo, e si risale agli esordi con Gianni Morandi, Patty Pravo, Bruno Lauzi, Julio Iglesias e Ornella Vanoni, per i quali Farina scrisse canzoni bellissime ma senza successo, per poi tornare alla svolta dei Ricchi e Poveri, di Al Bano e Romina, del Rondò Veneziano e di Andrea Bocelli. Un viaggio intimo e divertente nei tormentoni della musica pop, un libro che guarda dietro le quinte di uno dei più eclatanti fenomeni musicali e di costume degli ultimi quarant’anni, portando alla ribalta “gli uomini tra parentesi”, cioè coloro il cui nome sui dischi è scritto tra parentesi, e che il pubblico ignora: gli autori delle canzoni.