Giocare permette di vivere esperienze soggettive e oggettive impossibili nella vita reale, con sistemi di regole che consentono, a partita finita, vinta o persa che sia, di fare un passo indietro e valutare l’esperienza: un’elegante battaglia fra ingegni in cui i contendenti si sono sfidati al massimo delle loro capacità. Per C. Thi Nguyen il conferire ai giocatori obiettivi e mezzi per perseguirli apre una via, solo in apparenza semplice, a una complessità di valori che qualifica ilgioco come un momento fondamentale, ed esteticamente pregnante, della vita. Il gioco ci fornisce una serie di agency che possiamo indossare in modo temporaneo e che sono una sorta di palestra per affrontare le sfide di tutti i giorni. In questo saggio ricco e filosoficamente rigoroso Nguyen difende i giochi da due grandi pericoli: il ghigno di chi cerca di liquidarli come frivoli e i meccanismi di gamification che ne appiattiscono il valore