Da almeno una dozzina d’anni Luca Lattuga raccoglie e cataloga caratteri mobili in metallo e legno prodotti in Italia tra gli anni Venti e Quaranta del secolo scorso. Durante questa ricerca ha riscoperto uno stile ricorrente e coerente, finora poco tenuto in considerazione, che ha caratterizzato quel periodo.
Sebbene diffuso all’epoca, questo stile proveniente dal basso, dalle officine tipografiche, è rimasto nell’ombra per decenni. Questi caratteri, meno noti, coesistevano accanto ai celebri tipi di fonderie storiche, come Nebiolo e Reggiani, sopravvivendo grazie alla loro versatilità ed economicità e godendo di una popolarità spontanea e diffusa capillarmente anche nelle province più isolate.
Il volume raccoglie oltre cento specimen, suddivisi e raggruppati in categorie e sottocategorie. A ciò si accompagna una testimonianza dei curatori del libro: Veronica Bassini e Luca Lattuga, una disamina storica di Carlo Vinti e un approfondimento tecnico di Luciano Perondi. Completano l’opera le schede di approfondimento su alcuni dei protagonisti chiave di quell’epoca: Guido Modiano, Ruggero Zuliani, Francesco e Antonio Tocchio, e una chicca firmata Enrico Tallone.