«L’oscurità divide. Qualcuno è spaventato dal buio – o comunque preferisce evitarlo – e a molti non piace quello che sembra rappresentare. Altri si lasciano ammaliare dal suo strano potere, “dall’ilarità delle tenebre”, crogiolandosi nella sua incertezza, adescati dalle varie suggestioni del folklore e delle leggende, dal richiamo del mistero e da possibilità sconosciute. La storia dei diversi atteggiamenti verso ciò che non riusciamo a capire completamente, in tutte le sue manifestazioni sia fisiche che metaforiche, è influenzata dal contesto geografico e culturale e mette in continua discussione la pretesa di poter comprendere pienamente la realtà che ci circonda. L’oscurità esisteva prima di noi ed esiste indipendentemente dalla nostra volontà, ma gioca in molti modi un ruolo nelle nostre vite. Eppure il linguaggio dell’oscurità e della luce è così familiare nel nostro modo di esprimerci che è facile sottovalutarne l’importanza. Al giorno d’oggi siamo talmente abituati ad associare la luce con la gioia e la comprensione che abbiamo dimenticato quanto ognuno di noi faccia affidamento sull’oscurità, quella pacifica e a volte rassicurante sensazione che è allo stesso tempo una delle consapevolezze più elevate e di una sublime bellezza. L’oscurità nutre l’immaginazione.» Da sempre l’oscurità nutre la nostra immaginazione: che sia un concetto sfuggente o una reale presenza fisica, il suo significato è profondamente stratificato. In questo libro illustrato, Nina Edwards indaga il complesso rapporto tra l’uomo e l’oscurità, prendendo in considerazione diversi periodi storici e molteplici aspetti della questione – fisici e metaforici, culturali e letterari –, e restituendo un’inedita storia del mondo, enigmaticamente pervaso dalle tenebre: nell’arte, nella poesia, nella religione, nella moda e in ogni aspetto del quotidiano.