Non siamo mai stati così vicini alla fantascienza. Le nostre funzioni vitali più elementari – mangiare, fare sesso, riprodurci e morire – sono oggetto di ricerche che promettono di modificarle radicalmente, ridefinendo per sempre il concetto stesso di umanità. Carne creata in provetta, uteri artificiali, robot del sesso, macchinari per il suicidio assistito: ci aspetta un futuro in cui l’avanzamento tecnico-scientifico rivoluzionerà la nostra stessa essenza. Jenny Kleeman si spinge fino a queste frontiere e oltre, riflette sui limiti di tanto sviluppo tecnologico e sulle questioni etiche che pone. I robot del sesso daranno a persone sole la compagnia che cercano; ma non saranno anche un’esasperazione delle fantasie maschili su una donna sempre pronta a soddisfare ogni desiderio? La carne in vitro risolverà il problema degli allevamenti industriali; ma non comprometterà per sempre il nostro rapporto con la natura? La morte indotta da macchinari costruiti ad hoc garantirà una certa libertà di scelta a chi desidera finire la vita; ma non incentiverà la tendenza al suicidio? Nel suo viaggio tra imprenditori megalomani, truffatori, scienziati che potremmo definire «pazzi» e sedicenti geni, Jenny Kleeman intervista intelligenze artificiali create per assecondare ogni piacere sessuale, assaggia crocchette di pollo generate in laboratorio, osserva feti crescere in biosacche di plastica, assiste agli incontri in cui vengono presentati i gusci metallizzati per un suicidio senza dolore. Sesso, androidi e carne vegana è un reportage brillante e avvincente che con occhio scettico si interroga su quel che ci aspetta; perché se il presente già non è il massimo, il futuro potrebbe essere addirittura peggio.