Rinata, il primo dei tre volumi dei diari e appunti di Susan Sontag di cui nottetempo pubblica l’edizione italiana, coglie e rivela l’autrice – tra i maggiori pensatori e scrittori del XX secolo – mentre è pienamente immersa in una fase di “autoinvenzione”. Esordendo con la penna di una vorace e prodigiosa quattordicenne, Rinata termina con le annotazioni di una Sontag trentenne, che vive a New York e comincia a essere pubblicata. Il diario di questo periodo è l’affascinante storia di un apprendistato intellettuale, alla ricerca di identità e voce, sorretto da una volontà fortissima e dal profondo, radicato desiderio di essere circondata dalla letteratura e dalla cultura. Com’è stato scritto, il diario può essere considerato come il primo libro di Susan Sontag, “la storia di una donna che lotta con la propria consapevolezza”.