Poema di un sufi senza Dio

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112 pp.

Ho errato, perso, vinto, rido, piango, solo, sulla via, esultando, nell’esercizio, vegliando, il mattino, nel riposo, dopo il movimento, allento la briglia, dissotterro radici, esangue, attraverso il dubbio, a occhi aperti, intreccio l’incubo, della mia bava, tiro il filo, che disfa il corpo, la mia forma scompare, il mio spirito resta, fuori dalla carcassa, nella prigione della causa, che abroga la visione, cammino nel pattume, palpabile nel mio niente.