David Levi Strauss firma un saggio lucido e conciso che esplora la relazione tra verità e medium fotografico. Puntellata da citazioni di autori vari – da Maurice Merleau-Ponty a Plauto, da Hannah Arendt a Paul Virilio -, la sua argomentazione prende avvio dall’assunto per cui “basta vedere per credere” ed esamina la figura di san Tommaso così come compare nei Vangeli, il rapporto tra fede e Sacra Sindone (la prima immagine protofotografica della storia, secondo alcuni studiosi), i contributi sul tema di critici e filosofi quali Walter Benjamin, John Berger e Roland Barthes.
Uno spazio importante è inoltre dedicato agli scritti di Vilém Flusser e alle sue “immagini tecniche”, all’intreccio tra magia e tecnologia, mentre l’ultimo capitolo riflette sulla contemporaneità: in un mondo popolato da deepfake, in che modo è mutata oggi la relazione tra fede e fotografia? È ancora possibile credere alle immagini?