Il biennio 1943-1945 rappresenta un passaggio determinante nella storia di questo Paese. Di fronte all’occupazione tedesca e allo sfaldamento delle strutture statali, uomini e donne, con diversi orientamenti, desideri e motivazioni scelgono di aderire alla Resistenza e combattere un conflitto dalle molteplici facce. Una guerra civile contro gli italiani che rimangono fedeli al fascismo, una guerra di classe contro le componenti più reazionarie della società, una guerra contro gli occupanti tedeschi per la liberazione della nazione. Prendono il nome di partigiani e si organizzano in bande, entità con caratteristiche specifiche, all’interno delle quali si sviluppano una serie di sperimentazioni profondamente innovative dal punto di vista organizzativo, politico, militare. Un’esperienza di breve durata ma di grande intensità, capace di coinvolgere, direttamente o indirettamente, centinaia di migliaia di persone, le cui azioni investono in maniera determinante la realtà che li circonda. Questo libro nasce nasce per sviluppare su questi fatti una chiave di lettura divergente rispetto a quelle tradizionali. Nella prima parte del testo vengono approfondite le memorie sulla Resistenza, le loro origini, le loro finalità, il successo e l’oblio a cui sono andate incontro, per poi presentare i cardini su cui costruire una nuova narrazione della storia partigiana. Nella seconda sono raccontate cinquanta storie di combattenti delle Resistenze che hanno scelto di donare la propria vita per sconfiggere il nazifascismo e realizzare un mondo nuovo. L’unico modo per combattere questa propaganda e restituire alla lotta partigiana il ruolo che le spetta è tornare a raccontare la Resistenza per quello che è stata realmente; un’esperienza radicale in profonda discontinuità con il resto della storia nazionale.