Micromondi

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144 pp.
2021

Dall’infinitamente grande all’infinitamente piccolo, la natura è un’esplosione di creatività e bellezza. E se per gli «infinitamente» servono attrezzature sofisticate in grado di cogliere macrostrutture e dettagli invisibili, i nostri occhi e una mente capace di lasciarsi meravigliare sono lo strumento più potente per avvicinarci ai mondi incredibili che brulicano di vita attorno a noi, anche sotto lo zerbino di casa. In questo reportage scientifico e autobiografico Emanuele Biggi, uno dei più noti divulgatori naturalistici italiani, è la nostra guida ai Micromondi, alla scoperta degli organismi più bistrattati della Terra eppure dotati di un fascino a cui non è facile resistere. La lucertola che viveva sul balcone di casa sua quando era bambino, il rospo adulto che ha incontrato in campeggio, le vespe studiate sui libri, dai meccanismi vitali tanto precisi quanto letali, sono stati fra i primi e più significativi incontri di Biggi, che, sedotto, ha deciso di dedicare la sua vita alla biodiversità del nostro pianeta. Dall’ambiente che circonda casa sua alle dune del Namib, fino al sottobosco del Borneo, Biggi ci presenta le piccole creature che ha incontrato nei suoi viaggi intorno al globo, ce ne racconta abiti e abitudini come se fossimo accanto a lui, compagni di viaggio a cui strizzare l’occhio in totale sintonia. E così scrutiamo ragni dalle abilità predatorie inarrivabili, chiocciole ipogee dall’appetito formidabile, l’accoppiamento di due geotritoni che respirano attraverso la pelle; ci facciamo fare il solletico dalle zampe discoidali dei gechi del deserto e poi ci incantiamo davanti a fiori che sono formicai, orchidee che sembrano api, piante carnivore nelle cui corolle piene d’acqua i girini sguazzano in attesa della metamorfosi. Micromondi è un invito a far diventare lo sguardo di Emanuele Biggi un po’ nostro: aperto, diverso rispetto a prima di partire, amico anche delle creature che fino a ieri credevamo minacciose. E, con questo sguardo rinnovato, a sorprendere noi stessi in ammirazione di ciò che è sconcertante e insolito, anche e soprattutto dove siamo certi che non si possa trovare nulla.