Per me questo libro rappresenta l’anomalia di una sorta di diario pubblico all’inizio di una caduta velocissima da un mondo finto nell’imbuto di un mondo che è inedita e inaudita concrezione di un planetario fascismo finanziario mascherato da emergenza sanitaria a giustificare lo status quo dell’annichilimento di tutto ciò che non è intrattenimento globale, nel corso di una quarta rivoluzione industriale che non ammette voci fuori dal coro: le isola, le elimina. Io ne faccio parte. Sono un esiliato. Siamo esiliati.