Per un decennio, dalla metà degli anni Novanta, Active Worlds è stato l’ambiente virtuale creato dagli utenti più popolare su internet. Era uno spazio online pieno di precedenti e di potenziale; un esercizio di costruzione del mondo e un’infrastruttura con la promessa di una cittadinanza globale auto-eletta in mezzo a costruzioni virtuali di propria immaginazione e creazione. Provenendo da un background in architettura, i curatori Andrea Belosi e Joana Rafael hanno condotto un’esplorazione tra i resti del territorio principale di Active World, AlphaWorld. Infusi nei principi della psicogeografia e dell’urbanistica, e cosparsi della logica del sogno che caratterizza le realtà virtuali, quattro avatar sono stati arruolati per percorrere a piedi i 655 chilometri digitali che separano i limiti nord e sud di AlphaWorld. Accanto a un atlante dei 495 mondi pubblici e privati di AW, e ai dettagli della costruzione sociale e tecnica della piattaforma online, delle regole e del lavoro, Lost Zone traccia una linea attraverso le rovine del nostro recente passato digitale, per ottenere intuizioni sul nostro presente ibrido.