Little White Lies è un magazine indipendente bimestrale di cinema nato nel 2005 sulle ceneri di una rivista in bancarotta e della tesi di laurea dell’allora fondatore e direttore creativo Danny Miller. In copertina di ogni numero c’è l’illustrazione di un film a cui è dedicata la recensione principale e diversi articoli di approfondimento. I film recensiti vengono valutati in base a tre criteri su una scala da 1 a 5: attesa, piacere ed esame retrospettivo.
Yorgos Lanthimos non delude mai. Dopo averci immersi nelle profondità selvagge e baccanali di Poor Things all’inizio di quest’anno – in cui ci siamo tuffati per il nostro numero 101 – il regista greco sta ora tornando saldamente alle sue radici. Un tempo e un luogo più contemporanei fanno da cornice a un’altra delle sue folli esplorazioni della condizione umana, questa volta sotto forma di un’antologia raccontata in tre parti apparentemente sconnesse. Il focus principale della nuova edizione di Little White Lies è dedicata proprio al nuovo film del regista greco, con una sua intervista che ci immerge nel suo mondo cinematografico, ma c’è tanto altro ancora.