Lo Stato non è qualcosa che può essere distrutto da una rivoluzione, è una condizione, un rapporto tra gli esseri umani, un modo di comportarsi. Può essere distrutto contraendo altri rapporti, comportandosi in modo diverso. Anche se tende a evocare, soprattutto sui media, immagini di protesta aggressiva e di rabbiose manifestazioni contro la Banca mondiale o il Fondo monetario internazionale, l’anarchia è ben più che protesta e rabbia. Ed è ben più «organizzata » e «ragionevole» di quanto non si creda comunemente. In questa sua sintetica introduzione all’argomento, Colin Ward traccia gli elementi essenziali del pensiero e della pratica anarchica, dai suoi «padri» ottocenteschi fino ai nostri giorni. E soprattutto delinea i tratti costruttivi dell’approccio libertario, egualitario e solidale, che ne fanno un riferimento vitale per una molteplicità di azioni tese alla riappropriazione dal basso del controllo sociale. Un anarchismo che sfida incessantemente, con pratiche di autonomia, ogni forma di dominio.