Insulti al pubblico

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200 pp.
2020

Noto a molti soprattutto per la sua prosa, Peter Handke è anche un autore di teatro tra i più sorprendenti del nostro tempo, che ha innovato, e in modo radicale, la scrittura drammatica, ponendo sfide continue alla pratica teatrale. Questo volume presenta il suo primo testo per la scena, Insulti al pubblico, divenuto subito un classico del teatro contemporaneo, insieme alle altre sue prime pièces: si tratta di Sprechstücke, pièces vocali, che tra il 1966 e il 1970 lo impongono prepotentemente nel panorama internazionale, declinando in una maniera particolarissima la svolta performativa e postdrammatica che segna il teatro di quegli anni.
Handke si lascia alle spalle le abitudini e le strutture della tradizione drammatica, si fa ispirare dalla musica dei Beatles, dalle litanie cattoliche e dalla filosofia del linguaggio di Ludwig Wittgenstein, per mettere al centro del palcoscenico il linguaggio come evento ritmico-fisiologico e come sistema di assoggettamento, strumento di coercizione e potenza poetica di liberazione. Il volume propone anche una pièce muta, in cui temi e sperimentazioni delle pièces vocali si ripresentano nella forma di una pantomima che ci parla anche del teatro e delle sue rivolte. Il teatro rinuncia a convenzioni secolari per fare spazio a una riflessione giocosa e acuminata sul proprio desiderio di divenire altro.