Tolstoj, oltre alle celebri opere di narrativa, ha scritto anche innumerevoli saggi, come testimonia la sua sterminata produzione letteraria ora raccolta in novanta volumi. Questa antologia propone una selezione di scritti sociali e politici nei quali emerge in modo netto la sua sensibilità libertaria. È infatti a partire da un totale rifiuto del potere e della sua intrinseca violenza che Tolstoj delinea un’originale visione anarchica della società, peraltro strettamente intrecciata a una religiosità cristiana molto lontana da quella delle Chiese istituzionalizzate. Di straordinaria attualità risultano le sue riflessioni sulle pratiche educative antiautoritarie, sulla nonviolenza (alla quale si ispira lo stesso Gandhi) e su temi come il vegetarianesimo o il rapporto uomo-natura che ne fanno un animalista e un ecologista ante-litteram. In questi scritti «eretici», Tolstoj dà voce a quell’esigenza morale che a suo avviso deve portare il singolo a non obbedire ad alcun potere esterno alla sua coscienza, tracciando così un inedito cammino verso la libertà, profetico per i suoi tempi e di estrema attualità per i nostri.