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Design&Conflicts. Mouffe, DiSalvo, Harley, Crampton, Drucker, Hall.

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I sei articoli di Design&Conflicts rappresentano solo una prima selezione di una bibliografia ben più ampia, composta da libri, saggi, pubblicazioni scientifiche, testi di cataloghi, interviste, atti di conferenze, e altro materiale che da prospettive ed esperienze diverse s’interroga e riflette intorno alla possibilità di costruire una posizione critica attraverso il design. Testi, articoli e materiali pubblicati quasi esclusivamente in lingua inglese. Da qui l’idea di avviare una collana per tradurre e presentare nel contesto italiano una serie di scritti dedicati al rapporto tra design, approcci speculativi, dimensione politica, articolazione di conflitti e costruzione di forme di conoscenza critica e situata.

Il primo volume, che vede la partecipazione di Chantal Mouffe, Carl DiSalvo, John B. Harley, Jeremy W. Crampton, Johanna Drucker e Peter Hall, propone alcune posizioni e prospettive maturate negli ultimi trent’anni nei campi della cartografia e dell’information design. Si passa così dai “silenzi delle mappe” descritti da Harley, alla razionalità statistica che lega atlanti tematici e crime maps, attraversando il concetto di capta contrapposto all’idea di data teorizzato da Drucker, fino ad arrivare alla costruzione di forme di visualizzazione situate auspicate da Hall. Pur nella loro diversità questi testi sono legati da una sottile trama capace di ricucire alcune delle riflessioni più interessanti intorno al campo e alle pratiche della data visualisation. Riflessioni che, sovrapponendosi all’immagine di conflitto descritta da Mouffe e contestualizzata da DiSalvo all’interno del campo del design, sembrano in grado di tracciare un percorso verso una nuova idea di critica applicata al progetto.