Questo libro ci aiuta comprendere l’importanza dell’analisi del linguaggio intorno altema dell’interruzione di gravidanza in Italia. Il frasario usato dai mezzi di comunicazione ha giocato e gioca un ruolo cruciale nel plasmare l’opinione pubblica, poiché determinate parole o codici possono influenzare notevolmente la percezione e i sentimenti con cui le persone si interfacciano a questo argomento. Non bisogna sottovalutare come alcuni gruppi politici, attraverso svariati strumenti, cerchino di utilizzare un linguaggio che criminalizza l’interruzione di gravidanza e stigmatizza le donne che scelgono tale percorso. Come dimostra questo testo, anche a distanza di oltre cinquant’anni dall’approvazione della legge 194, infatti, permangono all’interno di alcuni canali terminologie e posizioni reazionarie che sono terribilmente simili a quelle degli anni ‘70. Usare un linguaggio scevro da pregiudizi e adeguato alla tematica è invece fondamentale nel far convergere il dibattito pubblico sulla tutela dei diritti delle donne e sulla loro autodeterminazione. Infine, questo testo rappresenta la terza pubblicazione della collana “Ricerche Ribelli”, il cui obiettivo è pubblicare lavori di autori ed autrici esordienti che hanno un valore dal punto di vista della ricerca e/o divulgativo. L’autrice è Carlotta Ariano, studentessa dell’Università di Torino.