«Se l’unico compito della critica è offrire cibo per il pensiero, io dico: lasciamo che il pensiero muoia di fame.» Negli anni successivi alla pubblicazione di Sull’Attrazione per le Donne, il saggio che nel 2018 accese il dibattito sul rapporto tra desiderio, femminismo e transizione di genere, Andrea Long Chu si è affermata come una delle voci più indipendenti e raffinate del panorama contemporaneo, fino a ricevere il Premio Pulitzer per la critica nel 2023.
Nei suoi scritti Chu sfida la tendenza accomodante a tenere separate l’arte e la politica, osservando il mondo che la circonda e i suoi prodotti culturali con eccezionale chiarezza di pensiero e vivacità polemica. È così che l’ultima messa in scena del Fantasma dell’Opera diventa l’occasione per ripercorrere il conflitto secolare tra musica e teatro; che la trasposizione seriale di The Last of Us sfuma in una riflessione sul senso di impotenza di fronte alla morte; che la lettura di autrici come Octavia Butler, Ottessa Moshfegh, Maggie Nelson, Zadie Smith, Hanya Yanagihara permette di lanciare uno sguardo oltre la macchina del successo; che la visione di una seguitissima serie neowestern innesca un ragionamento sul colonialismo americano.
Authority raccoglie i migliori articoli pubblicati da Chu negli anni, nonché due saggi inediti in cui l’autrice affronta la questione dell’autorità e l’annosa crisi della critica, dimostrando che quest’ultima dura da sempre, e oggi sono ben altre le crisi di cui occuparsi. Authority prende allora la forma di una dichiarazione d’intenti, di uno strumento affilato e generoso che aiuta ad assumere l’occhio del critico e guardare in faccia, dagli autoritarismi mascherati da democrazie al genocidio, le profonde crisi del nostro tempo.