Sfogliando le pagine di ARTIFICIO entriamo in “una splendida confusione”, un pentagramma brillante fatto di forme, tratteggi e colori, tra apparati effimeri, sequenze infuocate e girandole rotanti in movimento per celebrare l’apparizione dell’infinito luminoso. “Come ci mostra Grandi, una delle caratteristiche che attraversa l’entertainment fin dalle sue origini è la presenza della luce in movimento: che si tratti di un faretto puntato su un cantante o dei lampi di una sparatoria recitata, che sia una scenografia che muta colore o perfino le spade luminose di Guerre Stellari, la qualità dell’intrattenimento è che la luce danza, salta, agisce. […] Il libro, con sapiente eleganza, è stampato con solo due colori – il rosso e l’oro – su carte altrettanto colorate, di cui una è rosa cipria, la tinta che assume il fuoco quando raggiunge l’acme luminoso, subito prima di scintillare nel bianco.”