Da una idea dei fratelli Aloe di Berberè, l’insegna di pizzerie che dal 2010 propone pizza artigianale da lievito madre vivo. Oggi Berberè, presente in Italia con 9 locali e a Londra con 2, dopo aver contribuito ad un nuovo corso del mondo della pizza, lancia il progetto di mettere su carta ciò che le pizzerie fanno come luogo fisico, ovvero tessere intrecci di relazioni urbane, persone, luoghi, immagini e leggende metropolitane. Un magazine ma anche una guida per scoprire l’anima più contemporanea delle città. Il titolo è un chiaro omaggio al film cult 24 Hour Party People di Michael Winterbottom. Come la pellicola coglie lo spirito dell’epoca, tra anarchia e creatività, raccontando la rivoluzione dell’etichetta discografica indipendente Factory Records, così il magazine si propone di narrare il grande fermento di questi anni attorno al mondo della pizza: piatto povero simbolo dell’italianità nel mondo, oggi al centro di una rivoluzione anche culturale. Il magazine, diviso in 8 rubriche per una centinaio di pagine, in italiano e inglese, è affidato alla direzione editoriale di Martina Liverani, giornalista freelance, creatrice e direttrice responsabile della foodzine Dispensa e l’art direction dell’agenzia di comunicazione Comunicattive.