Reportage 55 (luglio-settembre 2023) apre con una lunga intervista di Maria Camilla Brunetti a Martina Bacigalupo, fotografa, ma anche – da parecchi anni – photo editor di due prestigiose riviste francesi, XXI e 6Mois, specializzate nelle storie e nei reportage di lunga durata. Bacigalupo racconta le tappe della sua carriera professionale, l’impegno e le sfide che devono affrontare queste due riviste dopo l’avvento dell’online e i rischi dell’intelligenza artificiale. Segue un reportage da un piccolo paese del Piemonte, Viganello, costretto a vivere senza il sole, oscurato dalla montagna, per quasi tre mesi (l’autore è Filippo Venturi). Giovanna Dell’Acqua spiega, invece, con articolo e foto, le difficoltà degli studenti fuori sede che frequentano l’Università di Bologna e non trovano una stanza a prezzi accessibili. Il reportage successivo è di Marco Raccichini, il quale ha fotografato la pesca dei pesce spada nello Stretto di Messina e ha scritto per noi un emozionante racconto che ricorda Moby Dick. Il portfolio centrale del numero ci porta invece in Tibet, grazie alle foto molto evocative del senso di spiritualità di questa regione del fotografo francese Jacques Borgetto. Ilaria Romano, invece, è andata a intervistare un profugo afghano in provincia di Taranto, il quale era un docente universitario a Herat e vice capo di gabinetto della prefettura e ora, dopo innumerevoli rischi e traversie nel corso della fuga in Italia, raccoglie frutta nei campi della Puglia. Ci trasferiamo poi in un ranch del Sud Dakota, dove Giulia Ricca, italianista dell’Università della Columbia di New York, ha assistito a una crudele caccia ai cervi, ai bisonti e alle alci, che attira molti turisti con il fucile. Il secondo portfolio è dedicato alla Groenlandia, che – si scopre – non teme il cambiamento climatico e lo scioglimento dei ghiacciai in corso. L’autore è il fotografo britannico Bradley Secher. Come di consueto non mancano le recensioni librarie, la poesia di Valerio Magrelli, commentata da lui stesso, la rubrica “un autore un libro” di Maria Camilla Brunetti. L’editoriale del direttore Riccardo De Gennaro parla dei giornali di regime, mentre la foto vintage ricorda le stragi di mafia a Milano, Firenze e Roma del ’93. Il racconto è di Federica De Paolis.