All’origine dell'”Arte magica” vi è un progetto che aveva appassionato Breton fin dagli anni Trenta, e quindi dall’epoca di “Miniature”: scrivere una storia dell’arte “rivisitata da cima a fondo dal pensiero e dallo sguardo surrealista”. Il fondo magico dell’arte, le sue implicazioni religiose, la visione romantica, il fantastico: tutti gli elementi essenziali della teoria e della pratica surrealista vengono così rivendicati e riconosciuti nelle loro metamorfosi attraverso la storia dell’arte, a partire dalle pitture paleolitiche. Breton è provocatorio e idiosincratico: come sempre le sue indicazioni corrispondono a importanti sviluppi nella storia del gusto.