Quante volte guardando un film d’animazione ci siamo domandati: e questo come l’hanno fatto? Per animare un’immagine, infatti, non è sufficiente realizzare una serie di disegni in sequenza e poi riprodurli. Le cose da fare e da sapere sono tantissime. La storia delle immagini in movimento affonda le proprie radici nel Paleolitico e attraversa i secoli grazie alle mani degli ombromani, alla scoperta della prospettiva, alle sperimentazioni con specchi e fonti luminose, fino ad arrivare alla fotografia e al cinema: è la storia della luce e delle ombre, un universo spettacolare prima della nascita del cinematografo. Pietro Grandi, che ha ideato e disegnato interamente questa piccola enciclopedia del pre-cinema, racconta gli apparati ottici del passato, la dimensione onirica e magica di tutti gli strumenti e i mezzi che l’uomo ha inventato per mostrare agli altri la realtà dinamica delle cose. Un libro per leggere ma anche per fare. Un manuale d’istruzioni per lettori di tutte le età che illustra come costruire i giochi ottici del passato e riprodurre, con semplici strumenti e materiali, la magia delle immagini in movimento. Il cinema prima che inventassero il cinema.